Secondo quanto riferito da Reinhard Mair, Stuffer è partito alle 4 del pomeriggio intenzionato a salire la sua via preferita, "Geo", 230 metri, di settimo grado. Con sua stessa sorpresa, l'ha chiusa in un tempo record di 19 minuti e poi ha deciso di sfruttare la "giornata buona" per salire, in successione, altre vie della parete.
Nel giro di tre ore e mezza di tempo totale, comprensivo delle discese dalla cima all'attacco delle vie, l'alpinista aveva salito "Regenbogen-Arcobaleno", "Quo Vadis" - entrambe di VII grado e di 190 metri circa -, "Brunsin" e "Brugger Walde", di VI grado e VI+.
"Mentre salivo, mi sono accorto che ho trovato subito il mio ritmo, un susseguirsi di movimenti armoniosi e veloci - racconta Stuffer - come un flusso di azioni che non si può fermare. Le due vie dopo Geo sono state quelle che mi hanno dato maggior soddisfazione: sono più difficili perchè hanno i passaggi chiave su delle prese molto piccole ed appoggi minimi. Il controllo mentale deve essere totale ed i movimenti perfetti".
"Ho deciso di far conoscere a tutti questa mia esperienza verticale - conclude l'alpinista - per dimostrare che è possibile fare delle prestazioni alpinistiche interessanti anche qui da noi, sulle Dolomiti, le nostre montagne di casa. Che è possibile avere delle grandissime soddisfazioni e godere di stupende avventure alpinistiche anche senza spostarsi dall'altre parte del globo. Le montagne belle e difficili ce le abbiamo dietro casa. Scaliamole!".
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