
Ci ha provato fino all'ultimo, Miss Oh. Ha provato a salire ancora una volta, quando tutte le montagna himalayane erano ormai state abbandonate dalle spedizione per le impossibili condizioni meteo che, alle porte dell'inverno, portano in quota bufera e gelo. Ma, come forse era prevedibile osservando le previsioni, è andata male.
L'alpinista coreana è partita sabato mattina dal campo base per tentare di raggiungere il suo 14esimo ottomila. E' arrivata di nuovo a campo 3, insieme con Kim Chang-Ho, Suh Sung-Su e degli sherpa. Ma questa mattina ha dovuto fare dietrofront per le fortissime raffiche di vento che toccavano i 100 chilometri orari e impedivano di continuare la salita. Ora si trova al campo base, 4.200 metri, che lascerà entro pochi giorni.
"In montagna non si è mai sicuri di niente - ha detto Miss Oh -. Avrò un'altra occasione, sono abbastanza saggia da adattarmi al volere della natura. Come disse una volta Chris Bonington, una sfida non ha senso senza pericolo e senza fallimenti".
Miss Oh, che attualmente ha scalato 13 ottomila ed è in testa alla corsa per il primato femminile, tornerà all'Annapurna, unica cima che manca alla sua collezione, in primavera. Allora ci sarà anche Edurne Pasaban, che quest'autunno è tornata a mani vuote dallo Shisha Pangma: la basca, che ha salito 12 ottomila, pianifica di salire entrambe le montagne nella primavera 2010.
In primavera tornerà in campo anche Gerlinde Kaltenbrunner, austriaca, unica delle tre ad aver salito tutti i suoi 12 ottomila senza mai aver fatto uso di ossigeno. A lei mancano Everest e K2, i due ottomila più alti.
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