Lacedelli, che avrebbe compiuto 84 anni il prossimo 4 dicembre, aveva da tempo problemi di salute, seguiti ad un intervento cardiaco subito un anno fa. Un ricovero improvviso alla fine dell'estate aveva fatto preoccupare, ma l'alpinista cortinese si era ripreso velocemente facendo sperare in un miglioramente. Stanotte, però, un altro malore è stato fatale.
Nelle ultime ore si sono moltiplicati i messaggi di cordoglio. Tra i tanti c'è quello del presidente del Club Alpino italiano Annibale Salsa che l'ha ricordato come “una persona discreta e di grande onestàintellettuale, portatore dei veri valori della montagna".
In questo 2009 se ne sono dunque andati tre grandi monumenti dell'alpinismo italiano. Oltre a Lino Lacedelli e Achille Compagnoni, i primi due uomini a calcare la cima della montagna considerata la più difficile e più bella del mondo, in agosto è scomparso anche il grande Riccardo Cassin.
Nato a Cortina d'Ampezzo il 4 dicembre 1925, Lacedelli crebbe alpinisticamente sulle Dolomiti e nella sua lunga carriera alpinistica aprì numerose nuove vie, e compì ripetizioni di primo livello in tutto l'arco alpino. Durante la salita del K2 nel 1954 soffrì di gravi congelamenti per i quali dovvette subire l'amputazione del pollice.
"La montagna è stata la mia più grande amica - diceva Lacedelli - la grande compagna di tutta la vita che mi ha dato grandi soddisfazioni. Lassùsi gode una bellezza che non ha bisogno di tante parole. Ti guardi attorno e vedi tutto quello che è stato creato dal Padreterno, e questa è la cosa più bella che si può avere in montagna, in qualsiasi montagna si vada".
"La montagna è stata la mia più grande amica - diceva Lacedelli - la grande compagna di tutta la vita che mi ha dato grandi soddisfazioni. Lassùsi gode una bellezza che non ha bisogno di tante parole. Ti guardi attorno e vedi tutto quello che è stato creato dal Padreterno, e questa è la cosa più bella che si può avere in montagna, in qualsiasi montagna si vada".
Per ricordare il grande Lacedelli vi riproponiamo una bellissima intervista a Lino Lacedelli intitolata "L'alfabeto rubato" contenuta nella decima puntata del tv@magazine "Benvenuti a Cortina", voluto dall'Amministrazione Comunale di Cortina d'Ampezzo, a cura di Andrea Gris e Alessandro Manaigo. Vedrete alcune delle ultime immagini di Lacedelli e sentirete i suoi speciali racconti sulla salita al K2 del 1954 e sul ritorno in quei luoghi cinquant'anni dopo, nel 2004, in occasione delle celebrazioni per il cinquantenario della salita.
"La montagna non cambia mai - diceva a chi gli chiedeva se il K2 era cambiato -. Siamo noi che cambiamo".
Nel video anche alcuni backstage del film sulla storia degli Scoiattoli che verrà presentato il prossimo 7 dicembre a Cortina. Il film, della durata di 76 minuti, è stato realizzato in occasione del settantesimo anniversario dalla fondazione del sodalizio alpinistico di Cortina.
"La montagna non cambia mai - diceva a chi gli chiedeva se il K2 era cambiato -. Siamo noi che cambiamo".
Nel video anche alcuni backstage del film sulla storia degli Scoiattoli che verrà presentato il prossimo 7 dicembre a Cortina. Il film, della durata di 76 minuti, è stato realizzato in occasione del settantesimo anniversario dalla fondazione del sodalizio alpinistico di Cortina.
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