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Marco Confortola e l'ANNAPURNA



Moro e Urubko: completata la prima invernale sul Makalu


KATHMANDU, Nepal -- "CIMA! CIMA! CIMA!!" Scoppia di gioia la voce di Simone Moro, che quest'oggi alle 14, ora nepali, ha realizzato il sogno della prima invernale al Makalu con l'amico Denis Urubko. L'alpinista ha telefonato qualche minuto fa dalla tenda a 7.700 metri di quota. "In cresta c'era un vento che ci portava via - ha detto -. Veramente, è stata una lotta. ma abbiamo stretto i denti, volevamo mettere la parola fine, dopo trent'anni. E adesso non c'è più nessun ottomila, in Himalaya, inviolato d'inverno".
9 febbraio 2009. Segnatevi questa data e ricordatevi questo istante, cari lettori. E' storia. Alle 14 di oggi, ora nepalese, Simone Moro e Denis Urubko hanno toccato la cima del Makalu, 8.473 metri, siglando la prima salita invernale assoluta della montagna. Il Makalu è infatti l'unico ottomila himalayano a non essere ancora stato salito d'inverno, nonostante numerosi e illustri tentativi in passato.L'anno scorso, Urubko e il compagno russo Serguey Samoilov erano riusciti a raggiungere "solo" i 7.400 metri di quota, prima di essere respinti da venti infernali che, in alcuni tratti, li avevano perfino sollevati da terra. Quest'anno, Urubko e Moro hanno fatto il passo che mancava. E sono arrivati lassù. Stringendo i denti. Nonostante il freddo, il gelo e la bufera. "Stamattina quando siamo partiti c'era meno quaranta - ci ha detto Moro poco fa -. Sulla cresta in certi tratti c'era un vento che ti buttava via. Ma non abbiamo mai mollato. Alle due di questo pomeriggio eravamo in vetta. 8.473 metri. Ma è stata dura, dura... davvero una lotta. Altro che lo Shisha Pangma, 8.027 metri... Qui, a quella quota, devi iniziare a "giocare" sul serio. E quegli ultimi metri, infernali. Ma ce l'abbiamo fatta". E' un fiume in piena, Simone Moro, non riesce più a fermare le parole. Non sa più quali usare per dare sfogo alla gioia, alla soddisfazione di aver realizzato un sogno come questo, e di averlo fatto con l'amico Denis Urubko. Dopo due anni di tentativi invernali al Broad Peak, ecco finalmente il premio a tanti mesi di sforzi, di sacrifici e di sogni soltanto sfiorati. "Ora siamo nella tenda a 7.700 metri - racconta Moro - fuori c'è una bufera infernale. Che vento! Ma io e Denis stiamo bene, non abbiamo congelamenti, niente. Stanotte dormiamo qui, domani mattina appena spunta il sole scendiamo e ritorniamo al base. Abbiamo fatto la cima!"Simone Moro, 41 anni, con questa salita, mette un'altra strepitosa firma nell'esclusiva e ristretta lista di alpinisti che possono vantare prima invernale su un ottomila. Una lista che parla perlopiù polacco, in cui Moro era entrato nel 2005 salendo in prima invernale lo Shisha Pangma insieme a Piotr Morawski. Per Urubko, fuoriclasse kazako ormai noto al grande pubblico per le sue incredibili scalate tra cui figura la Nord del K2, si tratta del primo successo invernale e del 13esimo ottomila salito senza ossigeno.