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ADAM ONDRA, GOLDRAKE 9A+ A CORNALBA




A Cornalba il 17enne Adam Ondra ha liberato Goldrake 9a+, una via chiodata anni fa da Bruno "Camos" Tassi.


e sono 13 per Edurne!!

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Ce l'ha fatta Edurne Pasaban. Dopo la paura per la valanga caduta su campo 3, che per miracolo non ha coinvolto nessuno, l'alpinista basca è arrivata in vetta all'Annapurna conquistando il suo tredicesimo ottomila. Con lei, tutto il team di Al filo de lo imposible e il portoghese Joao Garcia, che ha completato così la sua collezione di 8000 senza ossigeno. Ecco il racconto con il video della Rtve spagnola.

La Pasaban è arrivata in vetta alle 13.45, ora nepalese, di sabato 17 aprile con Alex Txicón e Nacho Orviz. Ad aprire la via, però, sono stati Asier Izaguirre e il portoghese Joao Garcia, con lo sherpa Mingma. I tre, saliti velocemente fino a 7.900 metri, poi hanno speso ore per passare uno stretto canale di ghiaccio sul quale hanno dovuto scavare degli scalini e attrezzare delle corde.

Per questo la cima - per tutti senza ossigeno, secondo quanto riferito dai siti web - è arrivata più tardi del previsto e gli alpinisti, in discesa, hanno deciso di pernottare a campo 4, posto a 7.200 metri di quota, scegliendo inconsapevolmente la situazione più sicura. Durante il tentativo di vetta, infatti, una valanga è caduta su campo 3, distruggendo alcune tende e sfiorando quelle in cui stavano riposando Xavi Arias e Lluis Rafolls, che sono tornati subito al campo inferiore.

"Abbiamo fatto la nostra parte - ha detto Edurne via radio dalla tenda di campo 4 -. E' stata dura, veramente dura. Ma alla fine siamo stati ripagati degli sforzi. Sono esausta, ma la felicità è più grande della stanchezza".

Stesso commento da parte di Garcia, che ha realizzato così il suo sogno: diventare il primo portoghese ad aver salito i 14 ottomila. Lo ha fatto senza ossigeno: è il decimo uomo nella storia a realizzare quest'impresa.

Con questa cima, Garcia e i baschi hanno stabilito un altro record: mai nessuno aveva salito la montagna così presto nella stagione primaverile. Il primato precedente era stato stabilito l'anno scorso, quando un gruppo di alpinisti era salito in vetta il 21 aprile.

Domenica, tutti gli spagnoli hanno raggiunto il campo base dove è stata organizzata una grande festa. Ma lo sguardo è puntato avanti: la Pasaban, ora che ha raggiunto la coreana Oh Eun Sun come numero di ottomila scalati, vuole correre allo Shisha Pangma per tentare il "grande slam". Le probabilità di diventare la prima donna al mondo ad aver scalato tutti i 14 ottomila sono inferiori a quelle di Miss Oh, che tenterà la vetta dell'Annapurna tra qualche giorno. Ma sarà il destino ad avere l'ultima parola.


Annapurna: Edurne Pasaban tenta la cima

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KATHMANDU, Nepal -- "Domani inizia l'assalto alla cima!". Sono pronti i baschi di Al filo de lo Imposible per la vetta dell'Annapurna, 8.091 metri, che dovrebbe diventare il 13esimo ottomila di Edurne Pasaban. Un tentativo lo hanno già fatto nei giorni scorsi, fermato a campo 3 da maltempo e vento forte. Ma ora, le previsioni sembrano dalla loro parte.

"Sono giorni nervosi e pieni di preparativi - raccontava ieri la Pasaban dal campo base -. Spero che stavolta tutto vada bene. Qualche giorno fa siamo riusciti ad arrivare solo a campo 3, soffrendo molto il vento e il freddo. Ma la salita non è stata vana: lo abbiamo installato sopra il seracco che temevamo, e da quel punto il percorso dovrebbe essere più facile. La via, insomma, è aperta".

Stamattina i baschi sono saliti a campo 2. Le previsioni di Víctor Baia, meteorologo della spedizione, puntano su venerdì 16 e sabato 17 come giorni ideali per la cima: il vento non dovrebbe superare i 20 chilometri orari.

"Giovedì saliremo al campo 3 - ha detto l'alpinista basca - e venerdì al campo 4. Da lì tenteremo la vetta. La notte prima della partenza per la vetta non dormo mai, i nervi sono tesi e la testa è sempre piena di pensieri: ce la faremo, andrà tutto bene o no. Ma a campo 2, sarà tutto diverso: iniziata la salita, ci si concentra solo sull'obiettivo massimo".

Tra i due tentativi, i baschi hanno passato qualche giorno al campo base, sotto leggere nevicate. Hanno ripreso le forze dalla dura prova fino a campo 3 e hanno perfino trovato il tempo per una partita a pallavolo con i coreani di Miss Oh. "Li abbiamo battuti!" ha annunciato felice il team di Al filo sul suo blog.


Mustagh Tower 7284 mt



Mustagh Tower 7284 mt - Karakourm - Pakistan


Paul Robinson - Lucid Dreaming



un mese al via del Melloblocco

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Manca esattamente un mese al Melloblocco, e gli iscritti al famosissimo raduno di bouldering sono già 1171. La settima edizione della manifestazione più amata dai sassisti italiani e non, aprirà i battenti il 6 di maggio e si chiuderà domenica 9. Gli organizzatori prevedono di raggiungere almeno i numeri dell'anno scorso: 2mila iscritti e 6mila presenze in Val Masino.

Gli attesissimi 4 giorni del Melloblocco stanno per arrivare, per la gioia degli amanti del boulder e della festa che ogni anno si scatena intorno al raduno internazionale. La settima edizione si terrà dal 6 al 9 maggio come sempre nella Riserva Naturale della Val di Mello, nel Comune di Valmasino in Valtellina.

L’anno scorso sono stati più di 2.000 gli iscritti, con più di 6000 presenze in Valle. Cifre che testimoniano il crescente interesse internazionale verso la manifestazione, confermato anche dai numeri della prossima edizione. Le preiscrizioni infatti, sono già arrivate a quota 1171 e manca ancora un mese esatto all'inizio del Melloblocco.


vie ferrate di Rasnov, presso Brasov, Romania



Presso le Gole di Rasnov in Romania preso la città di Brasov è possibile percorrere questa via ferrata particolarmente esposta, non credete? Le immagini sono eloquenti: presso i Monti Postavarul, sede anche di uno dei punti più elevati in Europa dove praticare bungee jumping, ci si può cimentare con la propria paura del vuoto e vincerla se si vuole arrivare in fondo! La Romania sebbene non presenti rilievi montuosi superiori ai 2544 metri (Monte Moldeveanu) è un luogo da scoprire per praticare l’escursionismo.


Panzeri torna allo Shisha Pangma con Compagnoni

"Per l'ennesima volta tornerò allo Shisha, e speriamo che sia quella buona". Parte determinato ma sorridente Mario Panzeri, che tra pochi giorni partirà per il Tibet alla caccia del suo undicesimo ottomila senza ossigeno. Con lui, una squadra di otto persone capeggiata da Alberto Magliano, che vede tra le sue fila anche il valtellinese Michele Compagnoni che si acclimaterà sullo Shisha prima della sfida che li aspetta alla Nord del GI: "Mi sono mancati gli ottomila", confessa.

La partenza della spedizione è fissata per il 6 aprile. La squadra volerà a Kathmandu, dove rimarrà due o tre giorni in attesa della riapertura dei confini tibetani prevista per il 10 del mese. Dopodichè si trasferirà al campo base della Nord dello Shisha Pangma, 8.027 metri.

"Saliremo la via normale - racconta Panzeri -. Seguiremo la variante Inaki Ochoa nella parte sommitale per evitare il brutto traverso che già nello scorso autunno mi ha impedito di raggiungere la cima principale della montagna, perchè non era in condizioni. E' la terza volta che lo tento e speriamo sia quella buona. Finora ho intascato due volte la cima middle".

La spedizione in partenza è organizzata da Alberto Magliano, ormai veterano dell'Himalaya e salitore delle 7 summits. Il resto del gruppo è formato da Floriano Lenatti, guida alpina della Valmalenco e gestore del rifugio Porro, Gualtiero Colzada, guida alpina e tecnico elisoccorso della Valchiavenna, Emanuele Gianera, guida alpina e tecnico di elisoccorso di Madesimo, Anna Grego, Tarcisio Giordani e Matteo Moro.

Oltre, ovviamente, al valtellinese Michele Compagnoni, 37 anni, che torna in Himalaya a tre anni dalla spedizione alla Nord del Gasherbrum II con Daniele Bernasconi e Karl Unterkircher. Compagnoni aveva salito il K2 nel 2004 e tra qualche mese, a giugno, partirà con Panzeri per la spedizione all'inviolata Nord del Gasherbrum I organizzata da Agostino da Polenza.

"Sono contento che Mario mi abbia coinvolto per la spedizone allo Shisha - ci ha raccontato Compagnoni -. Partiamo fra amici, gli 8000 devo dire che mi sono mancati. In questi tre anni ci ho pensato spesso. Allo Shisha, comunque, vado principalmente per acclimatarmi in vista del GI".

Lo Shisha è una cima preziosa soprattutto per Panzeri, 46 anni, impegnato nella cosiddetta "corsa" ai 14 ottomila. "No, ma quale corsa - si schermisce l'alpinista lecchese con un sorriso -. Io non faccio le corse, vado piano piano e me li godo. Ogni ottomila ha la sua storia il suo fascino, non mi piace contarli come le figurine. Per questo sono felice di tentera il GI da una via nuova. Non ne ho mai aperte sugli ottomila: nel 1991 avevo tentato la ovest Makalu, ma ci eravamo fermati 7.200 metri".