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no Shisha, subito Annapurna: la Cina blocca la Pasaban


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"Nessuna spedizione avrà permessi alpinistici fino ad aprile. Siete pregati di rimandare la vostra spedizione allo Shisha Pangma fino a quella data". E' con questo messaggio che la Cina Tibet Mountaineering Association ha mandato in frantumi i piani, e forse anche i sogni di gloria, di Edurne Pasaban. L'alpinista basca, sul piede di partenza per il Tibet, era decisa a salire presto lo Shisha per poi passare all'Annapurna e magari battere sul tempo la coreana Miss Oh nella corsa alla prima donna alla conquista dei 14 ottomila. Ma ora, nonostante il repentino adeguamento dei piani, la cosa si fa molto difficile.

Sarà dura ora - ha confessato la Pasaban ad Explorersweb -. Il mio obiettivo principale è completare i 14 ottomila, ma onestamente, non avevo rinunciato a sperare di essere la prima. I giochi sono ancora aperti, perchè non provarci? Ma ora è difficile. Dovevamo partire ieri e solo 20 ore prima è arrivato il messaggio dalla China/Tibet Mountaineering Association".

La Pasaban voleva salire lo Shisha, 8.027 metri, in Tibet, prima della metà di aprile salendo dalla via normale con la variante Inaki Ochoa. Poi, passare direttamente all'Annpurna, 8.091 metri, già acclimatata e pronta ad un tentativo veloce per provare a battere sul tempo la coreana, alla quale manca solo l'Annapurna per competare il cerchio dei 14 ottomila e che sarà ai piedi della montagna da metà aprile.

Per questo i baschi avevano chiesto ai cinesi di anticipare il tentativo allo Shisha. Avevano concordato un permesso di salita che partisse dal 16 marzo, ma ora, il giorno prima della partenza, la Cina ha mette il veto. Che fare dunque?

I bidoni erano pronti, gli alpinisti pure. La decisione è stata repentina, la Pasaban e compagni partono per l'Annapurna. Non sarà facile, in condizioni invernali su quella parete pericolosa e incline alle valanghe. Al campo base non ci sarà nessuno e la squadra dovrà preparare la salita completamente in autonomia.

"All'Annapurna avrebbe dovuto essere una salita veloce, toccata e fuga - ha detto la Pasaban - in poche ore invece è diventata una mega-spedizione pronta a fissare corde e installare campi. Sarà un lavoro di settimane. Ma nonostante questo, mi sento alla grande. Partiremo tra qualche giorno e con noi ci sarà Nacho Orviz, che ha salito 4 ottomila".

Il resto della squadra è formato dai fedelissimi Alex Chicon, Asier Izaguirre, Ferran Latorre con il medico Pablo Munio.

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