Lightbox Effect

Junko Tabei: un’istituzione dell’alpinismo femminile

Junko Tabei è un’istituzione dell’alpinismo femminile. È stata la prima donna a raggiungere la vetta di un ottomila, quella del Manaslu nel 1974. La prima a salire in cima all’Everest nel 1975. Ancora la prima sullo Shisha Pangma nel 1981, e infine la prima ad aver scalato tutte le Seven Summit. Una donna da record.

Fukushima, Giappone, 23 maggio 1939: nasce Junko Tabei. Secondo le fonti la prima volta che va in montagna ha 10 anni ed è in occasione di una gita scolastica. La sua maestra ha il merito di portarla a scalare il Nasu, un monte di 1,917 metri, ed è lì che la montagna la segna per sempre.

Si laurea nel 1962 in letteratura inglese all’Università femminile di Showa, dove è membro del club di alpinismo. Da ora in avanti si dedica sempre più sistematicamente a scalare le montagne, al punto che nel 1969 forma il "Ladies Climbing Club: Japan (LCC)".Scala il monte Fuji, il Cervino, e tante altre vette. Poi mira all’Himalaya. Nel 1972 la Tabei in Giappone è ormai un’alpinista famosa.

Il 1974 è un anno importantissimo per lei. È il 5 maggio quando con le connazionali Miyeko Mori, Masako Uchida e Naoko Kuribayashi raggiunge la vetta del Manaslu. Sono le prime donne ad aver salito un Ottomila.L’anno dopo entra di nuovo nella storia. Il giornale Yomiuri e la Nihon Television mandano un team di sole donne in Nepal per sfidare l’Everest. Vengono selezionate 15 alpiniste tra centinaia di aspiranti, e tra loro c’è anche la Tabei. Dopo un lungo allenamento, cominciano la spedizione nei primi mesi del 1975, quando partono per Kathmandu. Insieme a 9 Sherpa arrivano al campo base nepalese dell’Everest, con l’intenzione di salire in cima lungo la via classica aperta da Sir Edmund Hillary e Tenzing Norgay nel 1953.All’inizio di maggio salgono di quota. Si trovano a quota 6.300 metri quando cade una valanga che le seppellisce tutte. La Tabei rimane priva di conoscenza per circa 6 minuti, il tempo necessario al suo Sherpa per scavare e tirarla fuori dalla neve. Si salva. Dodici giorni dopo è in vetta alla montagna. È il 16 maggio del 1975: dopo 39 successi maschili la prima donna della storia tocca il Tetto del Mondo

È il punto più alto della terra e della sua carriera. Anche se di successi la Tabei ne collezionerà ancora altri. Il 30 aprile del 1981, per esempio, è la prima donna a scalare lo Shisha Pangma, nel 1996 sale in cima al Cho Oyu. E poi nel 1992 conquista un altro primato al femminile, diventando la prima alpinista ad aver scalato le Seven Summit. L’ultima delle “sette sorelle” è l’Elbrus, dove arriva in vetta il 28 luglio. Sposata con due figli, ancora oggi la Tabei non ha lasciato il mondo dell’alta quota. All’età di 70 anni è la direttrice dell’Himalayan Adventure Trust of Japan, un’organizzazione che si occupa a livello mondiale della tutela dell’ambiente di montagna.Difficile da battere un curriculum così. Prime assolute al femminile che ne fanno inevitabilmente un grande modello per le donne dell’alpinismo mondiale.

0 commenti: