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Panzeri già in trek per il Kangchenjunga

Mario Panzeri


E’ partito il 22 marzo dall’Italia. Nel mirino, la complessa salita del Kangchenjunga, la terza montagna più alta della terra con i suoi 8.586 metri. L’alpinista lecchese Mario Panzeri, 47 anni, guida alpina e undici ottomila saliti senza ossigeno nella sua carriera, è pronto a muovere un altro passo verso il traguardo più ambito dagli himalaysti. Al momento si trova già impegnato nel lungo trekking di avvicinamento alla montagna.

Il Kangchenjunga non è un ottomila molto frequentato. Sorge fra Nepal e India, e solo per il trekking di avvicinamento ci vogliono quasi venti giorni. La salita, poi, è tutt’altro che facile: un gigante disseminato di incognite e passaggi tutt’altro che facile. Una montagna per esperti, insomma, che alcuni definiscono persino più difficile del K2.

Panzeri tenterà la salita insieme ad Antonello Martines, alpinista della Brianza. Con loro ci saranno anche il romeno Alex Gavan e il polacco Pawel Michanki. Il gruppo salirà dalla via normale, aperta dagli inglesi durante la prima salita.

“Le difficoltà iniziano subito – ha dichiarato Panzeri a Il Giorno -. Per raggiungere campo 2 bisogna attraversare una seraccata complicata. Un labirinto di crepacci. Campo 3 si trova più o meno a 7.300, da lì in poi non ci sarà nessuna possibilità di piazzare altri campi. Il giorno della vetta sarà il più lungo e dovremo fare attenzione a non sbagliare via e non infilarci in qualche canale complicato”.

Per completare la collezione dei 14 ottomila, a Panzeri mancherebbero poi le cime del Dhaulagiri, in Nepal, e del Gasherbrum I, in Pakistan, che probabilmente tenterà già quest’estate.


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