"C’è un silenzio irreale al campo base - si legge nel libro -. Sento gli occhi di tutti puntati su di me. Non dico niente. Mi avvicino al Chorten – il tipico monumento votivo buddhista – e m’inginocchio. In questo momento sono solo. Parlo alla montagna e le chiedo: “Perché l’hai fatto?” Una lacrima mi riga il viso. “Dove sono le altre tende?” domando a Roberto, “dove sono gli altri?”. “Sono morti.”
Edito da Baldini Castoldi Dalai, il libro ripercorre i fatti dello scorso agosto attraverso i ricordi dell'alpinista che, si legge nel libro, "dopo aver conquistato la cima, da cacciatore di ottomila è diventato preda del gigante himalayano e impotente spettatore dell’atroce destino dei suoi compagni di scalata".
Qui sotto: Marco Confortola da Daria Bignardi a "L'era glaciale"
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