
Pubblicato da Carlitos sabato 14 maggio 2011 alle 12:56
0 commenti Etichette: bouldering, Italia
Osservato dalla sommità di Montenvers sembra piuttosto piccolo, quasi insignificante. Ma, una volta scesi ai suoi piedi, ci si rende conto che il Mare di Ghiaccio è effettivamente il più grande ghiacciaio francese, lungo 7 chilometri e spesso 200 metri.
Per raggiungerlo si sale a bordo del Treno di Montenvers, un piccolo convoglio di due vagoni in legno con lo stile di altri tempi. Dal 1908 questo trenino a cremagliera porta i visitatori a circa 20 minuti dalla cima, con un percorso affascinante e panoramico che permette di osservare Chamonix dall’alto. Arrivati alla stazione, di fronte all’hotel Montenvers, al museo della fauna alpina e alla galleria dei cristalli, ci si può fermare al primo punto di osservazione del ghiacciaio, disteso tra i monti Drus (3754 metri) e Grandes Jorasses (4205 metri).
Pubblicato da Carlitos venerdì 13 maggio 2011 alle 07:10
0 commenti Etichette: escursionismo, ghiacciai
Pubblicato da Carlitos giovedì 12 maggio 2011 alle 09:55
0 commenti Etichette: Films, Pakistan
Con la locuzione Seven Summits (IPA: /ˈsɛvən ˈsʌmɪts/) (parola inglese per Sette cime o Sette vertici) sono indicate le montagne più alte per ciascuno dei sette continenti.
Nel mondo dell'alpinismo, scalare tutte e sette le cime dei Seven Summits è considerato un importante traguardo. Il primo alpinista a riuscire nell'impresa è stato lo statunitense Richard Bass.
Pubblicato da Carlitos mercoledì 11 maggio 2011 alle 06:10
0 commenti Etichette: extra
KATHMANDU, Nepal — E’ pronto a tentare la cima Mario Panzeri sul Kangchenjunga, la terza montagna più alta della Terra, 8.586 metri di quota. L’alpinista lecchese, alla caccia del suo 12esimo ottomila senza ossigeno, nel weekend ha raggiunto i 7.300 metri di quota dove ha lasciato un campo deposito. Ora è tornato al campo base, dove sta soltanto aspettando una buona finestra di bel tempo per tentare la vetta.
“Domenica siamo saliti fino a 7.300 metri di quota – racconta Panzeri, che abbiamo raggiunto sul satellitare al campo base -. Abbiamo lasciato lassù un campo deposito con tutti i materiali necessari ad installare campo 4 e tentare la cima. Ora, con i russi, gli sherpa e l’altra spedizione che si trova qui al base, stiamo solo aspettando la finestra di bel tempo che ci consenta di tentare la cima”.
“Al momento fa bello la mattina ma nevica il pomeriggio – prosegue l’alpinista -. Fino al 13 maggio dovrebbe andare avanti così e poi speriamo nella finestra. Tra poco dovrebbero arrivarci le nuove previsioni: confronteremo quelle di tre meteorologi diversi e decideremo quando tentare”.
Ma come si svolgerà la salita in vetta? “Saliremo direttamente a campo 2 – spiega Panzeri – poi a campo 3 e infine a campo 4 che installeremo a circa 7.700 metri di quota. Alle nove di sera partiremo per la cima. E’ molto presto, ma la montagna è quasi 8.600 metri e la salita e la discesa da lassù saranno parecchio lunghe. E complicate”.
“E’ una montagna complicata – dice l’alpinista -. Ci sono diversi tratti complessi anche durante la salita, su e giù dai seracchi. E quando nevica è pericoloso: se si staccano delle valanghette, rischi di trovarti bloccato sulla via. Ed è una montagna enorme: dal campo base si vede la cima, ma poi salendo non la vedi più fino a campo 3. Quando sono arrivato su ho detto: finalmente ti vedo, montagnone!”.
Panzeri si trova laggiù con il compagno Antonello Martines, che dopo qualche problema di salute all’arrivo al campo base, sembra essersi ripreso. “Ora sto finendo la cura di antibiotici – racconta Martines – Non ho più tosse e sto bene. Passeremo qualche giorno al campo base e avrò tempo di recuperare. Sicuramente ho meno allenamento degli altri nelle gambe perchè sono salito meno volte in alto, ma andrò con loro fino a campo 3, campo 4, e poi vedrò se sarà il caso di tentare la vetta in base alle mie condizioni”.
Non resta che attendere, insomma. Il momento decisivo si avvicina, ma Panzeri sembra pronto e rilassato: scherza, ride e non vede l’ora di scalare, anche se è ben consapevole del gigante che sta per affrontare. Restate con noi per seguire l’avventura!
Pubblicato da Carlitos martedì 10 maggio 2011 alle 14:02
0 commenti Etichette: alpinismo, Nepal
SAN MARTINO VAL MASINO, Sondrio — Grande successo e record assoluto di partecipanti in Val Masino, Val di Mello per l’ottava edizione del Melloblocco, il grande raduno di bouldering e arrampicata del mondo. Erano 2600 gli iscritti partecipanti provenienti da 22 nazioni diverse, con un afflusso di appassionati in Valle di almeno di 10.000 presenze. La gara di boulder maschile ha visto 5 vincitori a pari merito: Ondra, Moroni, Calibani, Caminati e Gullsten. Tra le donne invece vincono la Balakireva e la Zangler.
Non erano mai stati così tanti, al di là di ogni aspettativa. Già al secondo giorno i numeri superavano ogni record, non solo per il grande raduno dell’arrampicata e del bouldering del mondo, ma anche per la Val Masino e la Val di Mello che si sono popolate di giovani, giovanissimi ma anche di famiglie con bambini.
Le navette per il trasporto hanno continuato a far la spola per tutto il weekend, per trasportare i Melloblocchisti tra un’area e l’altra dei boulder. Questo nello stile della manifestazione, che si vuole caratterizzare per il rispetto per la natura e che quest’anno è stata dedicata all’Anno Internazionale delle Foreste.
Nella bellissima vallata ognuno ha trovato il suo angolo per arrampicare: tra i massi e i prati della Valle di Mello, tra quelli sparsi nell’incantevole foresta di faggi dei Bagni di Masino, tra le rocce del Remenno e nelle migliaia di passaggi boulder disseminati in tutto il territorio del Masino. Gente comune, appassionati, insieme a tanti campioni dell’arrampicata presenti, hanno potuto mettersi alla prova sui diversi blocchi. C’erano poi i bambini, che hanno animato nei giorni scorsi il Mello Baby, e i partecipanti alle esperienze di arrampicata con disabili in collaborazione con Anffas e Coni Sondrio.
Come sempre poi c’è stata la gara: su 8 boulder degli uomini e su 8 delle donne, per tre giorni si sono confrontati molti dei migliori boulderisti del mondo. Dallo statunitense Chris Sharma, “the king” dell’arrampicata, al “maghetto” Adam Ondra dalla Repubblica Ceca, agli italiani Gabriele Moroni, Mauro Calibani, Michele Caminati, Roberta Longo, poi la svizzera Nina Caprez, la belga Muriel Sarkany, il britannico James Pearson, l’austriaca Barbara Zangerl e gli spagnoli Patxi Usobiaga e Daila Ojeda.
Alla fine, in gara maschile, sono in 5 a pari merito al top della classifica, ciascuno con 5 boulder risolti: Adam Ondra, Gabriele Moroni, Mauro Calibani, Michele Caminati e il fortissimo 20enne finlandese Anthony Gullsten. Seguono i primi 5 con 4 boulder chiusi, la stella britannica James Pearson e Riccardo Caprasecca. In gara femminile, invece, il primo posto pari merito con 6 boulder saliti va alla russa Alexandra Balakireva e all’austriaca Barbara Zangler. Roberta Longo si è aggiudicata il terzo posto con 4 boulder risolti. Per tutti, uomini e donne, in palio c’era lo stesso monte premi.
Pubblicato da Carlitos alle 13:20
0 commenti Etichette: bouldering, Italia
In occasione del 125° e grazie alla collaborazione con il gruppo Scoiattoli dei Denti della Vecchia, storico gruppo di rocciatori; il CAS Ticino, propone sulla piazza antistante il palazzo dei congressi, un'avvincente gara di arrampicata boulder, nuova tendenza della scalata libera, molto in voga anche nel nostro cantone. Sabato si terranno i campionati Ticinesi ed insubrici open, mentre domenica quelli svizzeri giovanili "Mammut Youth Climbing Cup".
Gara indirizzata prioritariamente a partecipanti Ticinesi ma aperta anche ad atleti delle zone di confine del nord Italia. Età minima di partecipazione 12 anni.
Gli organizzatori si riservano di bloccare le iscrizioni in funzione delle preiscrizioni effettuate online entro il 12 Maggio.
Categorie premiate:
8.00 - 8.30 | Ritiro pettorali e pagamento (palestra vecchia liceo Lugano 1) | |
8.30 - 9.00 | Riscaldamento (palestra vecchia liceo Lugano 1) | |
9.00 -12.00 | Inizio qualifiche, formula open (senza isolamento) | |
12.00 – 13.00 | Pausa - pranzo | |
13.00 – 16.00 | Finali, (con isolamento) | |
16.30 | Eventuale Super Finale | |
17.15 ca. | Premiazione all'auditorio Palazzo dei congressi |
Formula della gara con qualifiche open, senza isolamento. Tutti i partecipanti arrampicheranno assieme sui blocchi di qualifica, e avranno 3 ore per fare il maggior numero di boulder. Il numero di tentativi non conta, ma conterà il numero di blocchi chiusi.
I primi 10 uomini e 8 donne, (di cui almeno 6 uomini e 5 donne Ticinesi) si confrontano con i blocchi di finale, dopo isolamento (senza vedere gli altri concorrenti gareggiare). L'ordine di partenza sarà dal più debole al più forte, questo in base al risultato ottenuto nelle qualifiche. Ogni concorrente avrà 4 minuti per ogni problema seguita da 4 minuti di riposo in isolamento intermedio. Vi saranno in totale 5 problemi di affrontare. La classifica viene stilata in base al raggiungimento di una "presa di zona" a circa metà del problema, o il top; conterà il numero di tentativi sia per arrivare alla zona che al top. Da lì la classifica finale; nel caso di pari meriti, verranno conteggiati i punti della qualificazione, in caso di ulteriore parità, si farà un blocco di super finale.
Con iscrizione sul sito entro il 12 maggio: Fr 20.- / Euro 15.-
Senza pre-iscrizione sul sito: Fr 25.- / Euro 20.-
Giovani ‹18 anni Fr 15.- (con o senza pre-iscrizione)
Pagabili sabato mattina al ritiro dei pettorali.
Alle 17.30 auditorio Palacongressi: «L'alpinismo ticinese: tra passato e futuro» (entrata libera), con filmati di Romolo Nottaris, Fulvio Mariani e Giovanni Quirici. Maggior dettagli nella pagina degli eventi del 125°.
Alle 20.30 Proiezione del film-documentario di Arnold Fanck: «Im Kampf mit dem Berg» con musiche originali di Paul Hindemith (1921) 60''. La colonna sonora dello storico film sarà eseguita live dall'Orchestra della Svizzera italiana (OSI) diretta da Antonello Manacorda. Un evento unico per il quale sarà importante riservare in anticipo il biglietto d'entrata.
Pubblicato da Carlitos lunedì 9 maggio 2011 alle 05:12
0 commenti Etichette: bouldering, Svizzera
Pubblicato da Carlitos sabato 7 maggio 2011 alle 14:31
0 commenti Etichette: alpinismo, extra
A 8000 metri si arriva a Campo 4, situato su Colle Sud. Qui di solito gli alpinisti trascorrono la prima notte nella Death Zone, la "zona della morte", ovvero tutta la regione della montagna compresa tra gli 8000 metri e la vetta. Il macabro nome è dovuto al fatto che a questa quota la maggior parte degli uomini perde la capacità di acclimatazione e non è più in grado di sopportare l'altitudine. Più si permane in questa zona, più aumenta il rischio di edema cerebrale e polmonare.
Loro 3 passarono + di 2 settimane nella zona della morte.
Pubblicato da Carlitos alle 08:00
0 commenti Etichette: alpinismo, extra
Pubblicato da Carlitos venerdì 6 maggio 2011 alle 21:10
0 commenti Etichette: alpinismo, Italia
news, foto e video sul trekking, alpinismo, sull'arrampicata e soprattutto sul boulder, in Italia e nel mondo