Lightbox Effect

allenamento climber - parete oscillante e scorrevole da 42mila dollari


L'arrampicata è uno sport non propriamente per tutti poichè richiede un grande allenamento fisico e una notevole velocità di reazione. Ma per coloro ai quali non importa raggiungere sempre il top potrebbe essere un buon modo per rilassarsi e modellare il corpo semplicemente divertendosi. Questo sport è diventato popolare con l’arrivo dei muri artificiali che si trovano oggi in tutti i centri sportivi attrezzati. I fanatici possono anche acquistare qualunque tipo di sostegni e costruirsi un muro artificiale in casa propria senza andare in montagna.
Questo fino a ieri. Oggi invece non è più necessario in quanto è arrivata l’opportunità di ordinare un muro direttamente a domicilio. Arriva dalla Finlandia: si chiama ClimbStation ed è una parete artificiale larga 150 cm che conta circa 90 appigli la cui posizione è personalizzabile a piacimento dall’utente. L’attrezzo è fornito di materasso che è necessario ad attutire eventuali cadute.
Diversamente da molti muri artificiali il sistema idraulico di ClimbStation permette alla parete scorrevole di raggiungere una pendenza che va dai 15 ai -30 gradi e quindi di variare il livello di difficoltà dell’arrampicata.


Il tutto per la modica cifra di 42mila dollari…briciole.




la Cordillera Blanca


Cordillera Blanca è il nome di una catena montuosa situata in Perù e compresa nella parte settentrionale delle Ande.
Lunga circa 180 km e composta da oltre 50 vette che superano i 5700 m s.l.m. è la catena più elevata del
continente americano.
Il nome deriva dalla presenza di molti
ghiacciai, è però anche chiamata Cordillera Tropical.
La vetta più elevata della Cordillera Blanca (e del Perù) è il monte
Huascarán (6.768 m), una delle vette più celebri e nel contempo più pittoresche del continente è l'Alpamayo (5947 m) situato più a nord dello Huascarán. Altre vette della catena sono il Ranrapalca, lo Huatsan, il Tauliraju, lo Huandoy, il Nevado Pisco, il Chopiqualqui, il Nevado de Copa, l'Urus (5495 m).
La località principale nei pressi della catena è
Huaraz, situata alle pendici occidentali. Altre città sono Caraz e Yungay.
Gran parte della Cordillera è stata compresa nel
1975 nel Parco nazionale di Huascaran, vi si può accedere pagando una tariffa di accesso ed è una delle mete più visitate del Perù.


Daniel Andrada - Ali baba 8c+ - Rodellar - SP


Dani "THE BEAST"


e sono 14 anche per Gustafsson!

news from ISLAMABAD, Pakistan -- E' finlandese l'ottavo uomo al mondo ad aver salito i 14 ottomila della terra senza l'utilizzo di ossigeno. Si chiama Veikka Gustafsson, ha 41 anni e ha coronato la sua cavalcata ieri, salendo in vetta al Gasherbrum I, 8.068 metri.

"Il mondo è grandioso - ha detto Gustafsson telefonando dalla cima - il tempo è perfetto, non c'è un filo di vento e si riesce a vedere tutto il Karakorum". L'alpinista è arrivato lassù alle otto di domenica mattina con il compagno giapponese Kazuya Hiraide e con un gruppo di bulgari.

Gustafsson ha iniziato a salire gli ottomila nel 1993, sull'Everest, ma con l'ausilio di bombole. Dall'anno successivo, al Dhaulagiri, non ha più utilizzato l'ossigeno e nel 1997 è risalito sul Tetto del Mondo senza farne uso.

Gli altri alpinisti che nella storia sono riusciti a salire tutti e 14 gli ottomila della terra senza l'ausilio di ossigeno sono, in ordine cronologico, Reinhold Messner, Erhard Loretan, Juanito Oiarzabal, Alberto Inurrategi, Ed Viesturs, Silvio Mondinelli e Denis Urubko.

Himachal Pradesh

Lo stato confina a nord-ovest ed a nord con lo stato di Jammu e Kashmir , ad est ha un confine internazionale con la provincia cinese del Tibet, a sud-est confina con l'Uttarakhand, a sud con gli stati dell'Uttar Pradesh e Haryana ed infine ad ovest con il Punjab.
Il territorio è prevalentemente montuoso con un'altitudine che aumenta gradualmente da ovest a est e da sud a nord. Ad oriente si elevano le cime dell'
Himalaya: Shilla (7026 metri), Leo Purgyal (6791 metri), Kinnaur Kailash (6050 metri). Nell'area centro-settentrionale si elevano il Deo Tibba (6001 metri) ed il Manimahesh Kailash (5656 metri). L'area centrale è caratterizzata da catene montuose che raggiungono la massima elevazione a nord nelle catene del Pin Panjal e Dhaula Dhar. A sud si elevano le colline Siwalik e Shimla. L'area occidentale è caratterizzata da un altopiano che degrada verso la pianura del Punjab.

I fiumi scavano le valli tra le catene montuose permettendo l'insediamento umano. Nell'area settentrionale scorre il fiume Chenab che nasce dalla confluenza del Chandra e del Bhaga a Tandi. Il Chenab scorre dapprima verso occidente nella valle di Pattam e poi verso nord nella valle di Pangi. Tra la catena di Pir Panjal a nord e la catena di Dhaula Dhar a sud scorre il fiume Ravi che forma la valle di Chamba. Il fiume Beas nasce nella catena del Pin Panjal e scorre verso sud nella valle di Kullu. Riceve da oriente i fiumi Parvati e Sainj per poi piegare verso occidente fino a Nadaun. Oltre Nadaun scorre verso nord-ovest e prima di entrare in Punjab alimenta un lago artificiale. Nell'area meridionale scorre il fiume Sutlej. Il fiume scorre verso occidente, ricevendo da nord il fiume Spiti e da sud il fiume Baspa che scorre nella valle di Sangla. Prima di entrare in Punjab è sbarrato dalla diga di Bhakra e forma il lago artificiale di Godind Sagar.

Il territorio dell'attuale stato fu sotto il dominio del Gran Mogol e poi dei sikh finché cadde sotto dominio britannico nel 1848 e fu annesso alla provincia del Punjab. A seguito dell'indipendenza 30 piccoli stati furono uniti per dar vita al Territorio dell'Himachal Pradesh che nel 1966 venne esteso acquisendo altri distretti dal Punjab. Lo stato fu istituito il 25 gennaio del 1971 grazie agli sforzi del suo primo ministro, Yashwant Singh

5a a 86 anni

news from LOSANNA, Svizzera -- Quando si dice giovani dentro. E in questo caso, un po' anche fuori. Alla veneranda età di 86 anni, l'alpinista francese Marcel Remy ha scalato una via di 450 metri, con passaggi di 5a tra le falesie di Le Miroir d’Argentine, nel canton Vaud in Svizzera.

Remy, classe 1923, ha compiuto la sua "impresa" qualche giorno fa, su una delle vie della celebre parete di calcare svizzera dove anche i suoi figli Claude e Yves hanno aperto un itinerario. "Purtroppo sono salito da primo solo qualche tiro - ha detto il Remy padre dopo la salita - colpa di alcuni dolori che mi perseguitano da alcuni mesi".

Sarà forse per questo che Remy ha dovuto, di malavoglia, abbassare il grado delle due salite. Solo due anni fa, all'età di 84 anni, ha salito un 6b a Kalymnos, dove è riuscito anche a chiudere a vista due vie di 6a.



speciale sul "K2" Rai1 domenica 26 luglio 2009


"Sfida al K2. Le montagne degli Italiani”. Imperdibile, per tutti gli appassionati di montagna, lo speciale Tg1 che andrà in onda domenica 26 luglio alle 23.20 su Rai Uno. La trasmissione, curata da Stefano Curone e Paolo Giani, ripercorrerà in cinquanta minuti la storia e le imprese degli italiani in Karakorum, a partire dalla prima salita del K2 fino alla creazione, oggi, del Parco del Karakorum.
Il K2, 8.611 metri, la seconda montagna più alta della Terra ma la più difficile. Un gigante scostante ma dal fascino irresistibile, che con il nostro paese ha davvero un rapporto speciale. E' un legame che va al di là di valutazioni politiche ed economiche, è fatto di affetto e riconoscenza, un legame storico, esplorativo e scientifico che nasce all’inizio del secolo scorso con le prime esplorazioni del Duca degli Abruzzi e prosegue negli anni con le missioni condotte tra queste montagne da Giuseppe Tucci e Ardito Desio.
Proprio di Desio, capospedizione nel 1954 quando gli italiani compirono la prima salita della montagna, è sempre stato il simbolo di questo legame, che parte dall'alpinismo e finisce nella scienza, nella protezione ambientale e nella cooperazione. Fu Desio a pensare per primo all’istituzione del Central Karakorum National Park: ossia trasformare la regione montuosa grande più di 10.000 chilometri quadrati che si estende dal Passo del Kunjerab al confine con l’India in un’area di protezione ambientale, dedicata alla ricerca scientifica.
Questo sogno oggi è realtà grazie al Comitato EvK2Cnr, già protagonista e organizzatore della spedizione e degli eventi celebrativi nel 2004, per il 50esimo anniversario della scalata del K2. Oggi gli italiani, oltre ad essere l'unico ente straniero che collabora con i pakistani per la costruzione del parco, sono attivi nelle Northern Areas con numerose iniziative.
Di questo e molto altro parlerà lo speciale Tg1, che oltre a raccontarvi storie affascinanti vi incanterà con immagini spettacolari, riprese da Enrico Bellano e montate da Antonio di Lorenzi.


spedizione italiana all'Annapurna - 2005

un'avventura indimenticabile su una delle montagne più pericolose del mondo: l'Annapurna. In esclusiva per CLIMBING ADDICTED il video della straordinaria spedizione italiana del 2005




bizzarrissimo K3

Il "famoso" K3. Famoso da oggi. Grazie alla fantasia della stampa italiana, che con l'usuale tam tam di notizie e definizioni che rimbalzano "letteralmente" da una testata all'altra, si è affezionata a questa definizione del Broad Peak. Un nome che praticamente fino a ieri nessuno conosceva, all'infuori di Wikipedia e qualche libro sulla storia del Karakorum.

Eppure da oggi il Broad Peak è "noto come K3", "meglio conosciuto come K3". Perdonate l'ironia. Ma stavolta è impossibile tenere il becco chiuso. Quando fiotte di quotidiani, agenzie e siti online, per cui lavorano anche personaggi che si definiscono specializzati, si sono scatenati su questa definizione ribattezzando un ottomila solo per avvicinarsi al più noto K2, lo stupore ha preso piede. Non tanto per l'imprecisione o la svista, che per carità capita a tutti.

Quanto per la convinzione esibita nel raccontare queste storie agli italiani. A cui si insegnano nomi mai usati. O geografie creative, come quando l'anno scorso, al centro delle pagine del più noto quotidiano italiano, campeggiava una grande foto del K2 con sotto la definizione di Nanga Parbat e tanto di mappa delle vie di salita.

Spesso si propinano anche fantasiose variazioni sul tema. Come nel triste caso di Cristina Castagna, che tempo fa, nei suoi diari e parlando di vicende note, aveva scritto che anche lei avrebbe pensato di essere lasciata sulla montagna, in caso di incidente durante la spedizione. Un'idea, un pensiero che tutti gli alpinisti fanno. Ma che ieri è diventato per l'italia un "biglietto lasciato alla famiglia con scritto lasciatemi lassù". Se non qualcosa di peggio. Come fosse una specie di tragedia annunciata. Invece, era solo il legittimo pensiero di una ragazza che amava la montagna.

Poi, c'è anche chi invece di raccontare i fatti si "immagina" cosa deve essere successo in questa o quell'altra occasione.

L'altro ieri qualcuno ha anche accostato la tragedia della Castagna a quella di Renato Casarotto dell'86. Perchè? Il suo compagno di cordata Giampaolo aveva lo stesso cognome. Anche se poi l'altro Casarotto è morto sul K2 in circostanze completamente avulse da ogni collegamento con la storia odierna.

Ecco gli errori li fanno tutti, Montagna.tv per prima. Soprattutto in un campo, come questo, dove in molti casi è difficile e molto laborioso trovare riferimenti ufficiali e cerficati, e dove spesso bisogna fare affidamento su racconti, confronti o sulla parola di qualcuno.

Ma forse, con la responsabilità di un pubblico generalista, ampio e da informare, sarebbe bello vedere maggior preoccupazione e qualche tentativo di evitare - dove è certamente possibile - la pesca indiscriminata dal web, con cui si finisce per dipingere un mondo, già complicato come quello dell'alpinismo, con un'immagine distorta.



Lhotse & Shisha Pangma - 2006